Il re e la corte
E le larve giunsero a corte
E chiesero del re,
ch'era privo di vita
Non ancora tra le zolle
Nude della terra.
Chino era il suo viso
Sul petto d’istrione
Quel petto irsuto, carogna
Sgomento della corte, supina
Terrore del popolo, bugiardo
Gioia della plebe, canaglia
Lo acclamarono re
Nel loro furore, d’astio
antico.
La morte rese duro
Quel cuore, come pietra
e le larve risero
perché non era sovrano
nemmeno il suo cuore
era solo la morte
[autore conosciuto al bloghista]
[autore conosciuto al bloghista]
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